Sicurezza vendesi
Inchieste 01/03/2017 Lorenzo Bodrero 0
L’Unione Europea ha un tesoretto davvero cospicuo per le politiche sulla sicurezza. Le più grandi imprese appaltatrici e i giganti del settore tecnologia fanno a gara per accaparrarsi ricchi contratti, e quindi proteggerci da criminalità e terrorismo. O almeno questa è l’idea. Ma chi ci guadagna davvero? La società o l’industria della sicurezza?
Per un anno intero abbiamo lavorato insieme a 22 giornalisti da 10 Paesi in un’inchiesta che ha l’obiettivo di raccontare un mercato in grande ascesa. Abbiamo così scoperto che l’industria europea della sicurezza bada anzitutto a se stessa, spesso a discapito dei cittadini.
Con “Sicurezza vendesi” vi mostriamo un mondo fatto di gigantesche multinazionali, di lobbisti al loro servizio nel cuore delle istituzioni europee, di miliardi di euro spesi nella ricerca e di numerose e spinose questioni etiche che circondano l’industria della sicurezza.
Il progetto è stato coordinato dal giornale olandese De Correspondent e IRPI si è occupata del contesto italiano dell’inchiesta. Il portale di “Sicurezza vendesi” raccoglie tutti gli articoli prodotti dai partner del progetto in diverse lingue.
Qui sotto trovate quelli in italiano.
“Cybersicurezza, vendite segrete di software spia agli Stati canaglia. L’Italia nasconde le aziende cui ha dato la licenza“, di Lorenzo Bagnoli e Luca Rinaldi.
8 marzo 2017
“Il grande mercato delle frontiere europee“, di Lorenzo Bagnoli e Lorenzo Bodrero.
6 marzo 2017
“Ue, 3 miliardi per ricerca sulla sicurezza: molti prototipi, pochi progetti realizzati. ‘Funzionale all’industria, non ai cittadini’ “, di Lorenzo Bagnoli e Lorenzo Bodrero.
22 febbraio 2016
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