Giurisdizioni opache, segreto bancario, marcato uso di denaro contante, strutture societarie complesse. Sono solo alcune delle vulnerabilità presenti nei Paesi dell’Unione europea che vengono sfruttate al massimo da mafie e criminalità organizzata del Vecchio continente, non solo italiane.

Per la comunità scientifica tutti gli aggressori sessuali negano i reati commessi. Ma c’è chi studia per smentire questa equazione: lei è la ricercatrice Georgia Zara: «Trattare tutti i detenuti allo stesso modo è un errore».

Non solo Danske Bank, ma anche Credit Suisse, Ing e Ablv. Prova, secondo l’esperto in crimini finanziari Paolo Bernasconi di «una deficienza sistematica e strutturale in materia di contrasto».

Corruzione, doping, negligenza: perché la promessa di rivoluzione di Infantino si è fermata davanti alle pressioni russe.

Dopo il caso Strava, emerso lo scorso gennaio, tocca ora alla Polar finire nell’occhio del ciclone. La nota casa finlandese, produttrice di cardiofrequenzimetri portabili per il fitness tracking, è finita al centro di un’inchiesta del giornale olandese De Correspondent il quale ha svelato quanto fosse facile risalire ai dati sensibili degli utenti registrati: nome, cognome, professione e perfino indirizzo di domicilio.

Il più grande gruppo bancario danese avrebbe riciclato 8 mld di euro tra il 2007 e il 2015. L’accusa è mossa dal quotidiano Berlingske. Coinvolti Russia, Azerbaigian e Moldavia.

Sono stati 205 quelli falliti, sventati o completati nel 2017. Un’inversione di tendenza, dopo il calo iniziato nel 2014. Aumentano gli attacchi di matrice separatista. Ma i più sanguinosi restano quelli jihadisti. I dati.

Grazie alle sponsorizzazioni il Paese asiatico avrà un ruolo centrale nella Coppa del mondo in partenza in Russia.

Il terremoto de L’Aquila, la tragedia di Rigopiano ma anche le vittime di incidenti stradali o sul lavoro. Donatella Galliano confronta chi si trova davanti a un trauma improvviso, con la sua ong Psicologi per i Popoli e il sostegno della Protezione Civile.

Prima dell’inizio di Russia 2018 si voterà per l’assegnazione dei Mondiali 2026. La proposta di Usa, Messico e Canada è rivoluzionaria.

Nello Stato semi-indipendente, dove soggiornerà la nazionale d’Egitto, arrestato il n.1 dell’unica Ong attiva. Col silente beneplacito di Putin. Human rights watch chiede alla Fifa di fare pressioni su Mosca. Il caso.

Nel Paese hanno sede 70 organizzazioni internazionali. Tra cui Fifa, Uefa e Cio. I motivi? Esenzioni dalle tasse, agevolazioni e leggi che non punivano il reato di corruzione. Ma ora (forse) le cose cambieranno.

Dagli Stati Uniti arriva un’accusa pesante a Mosca. A muoverla è James Walden, l’avvocato dell’ex direttore dell’agenzia antidoping russa Grigory Rodchenkov.

Dopo un attentato o un evento calamitoso assistono i sopravvissuti. Ma nel nostro Paese questi medici lavorano ancora come volontari, nonostante i riconoscimenti ottenuti. Da Nizza alla tragedia di Rigopiano, le loro voci.

Terroristi, riciclatori, trafficanti. Ma anche immigrati che non hanno altro modo per mandare i soldi a casa. Tutti usano l’hawala, un money transfer parallelo che si basa sulla fiducia.

Perché il processo a Cristiano Ronaldo potrebbe svelare le trame dell’agente portoghese, tra meccanismi ingegnosi e società offshore.

La Camera dà il via libera al ddl. Che punta a introdurre misure di prevenzione ad ampio raggio, anche nelle carceri. Ma cita solo il jihad. Tralasciando derive xenofobe e insurrezionaliste.

Apertura alle «sorelle», foreign fighters di ritorno come l’italiana Lara Bombonati e lupi solitari. Riviste, agenzie e newsletter targettizzati. Così il sedicente Stato islamico sta combattendo la sua guerra in Occidente.

Bancomat hackerati in un minuto. Malware che attaccano l’internet banking, soprattutto su Android. Oppure rubano Bitcoin (non rimborsabili). Numeri e strumenti dei rapinatori 2.0.

Il testo, alla Camera dal 9 maggio, attiva misure di prevenzione in scuole, carceri e quartieri a rischio. Gestite da centri regionali. Ma il Radicalisation Awareness Network: «Dimentica altri tipi di estremismo».

Bruxelles stanzia fondi sempre più ricchi per il controllo dei suoi confini. A goderne sono però le lobby di armi e sicurezza, mentre il numero dei morti continua a crescere.

Accanto all’entusiasmo, le critiche. O almeno la consapevolezza che si tratta di un punto di partenza e non certo di arrivo. È la reazione alla “legge sulle banche etiche”, approvata in via definitiva dal Senato l’11 dicembre scorso.

Tributi e risorse naturali sono le principali fonti di ricchezza. E più lo Stato islamico arretra in Siria e Iraq, più scarseggiano. Così tra il 2014 e il 2016 il fatturato è crollato: da 1,9 miliardi a 870 milioni di dollari.

Il progetto per il nuovo impianto della Roma sta suscitando polemiche. Ma costruirsi una struttura di proprietà conviene. A patto che si rispettino una serie di parametri. Ecco alcuni esempi di successo.